Hellana 2008

Hellana 2008


Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. E’ stata una grande sfaticata, ma tutto è andato per il meglio. L’ottima riuscita della manifestazione, la tanta gente, e quel pizzico di ammirazione di cui siamo stati oggetto per aver fatto un qualcosa di così piacevole, in così pochi e con un budget prossimo allo zero, ha reso meno onerosi i nostri sforzi.
A chi ci ha ringraziato per quello che abbiamo realizzato, non possiamo che rispondere “grazie a voi di aver partecipato e di esservi divertiti”. Sere a programmare, a decidere. E poi tutta la preparazione, gli inviti, i tavoli, il tappeto, le sedie. Gli espositori da sistemare, i tornei da organizzare, i tavoli dimostrativi. Lavoro di braccio e lavoro di testa. Il primo pochi han voglia di farlo, mentre il secondo, tutti vorrebbero, ma pochi son quelli buoni a qualcosa.
Il grande afflusso di persone, che neanche ci aspettavamo, si è diviso tra le tre diverse offerte, tutte centrate sul Wargame, che la manifestazione proponeva. Ma forse è meglio spiegare cosa sia un “wargame”, almeno per chi non ne ha mai sentito parlare. Quanti di noi, almeno tra i maschi, non hanno mai giocato ai soldatini da piccoli? Ebbene, il wargame, detto in soldoni, altro non è che un incrocio tra un giocare ai soldatini e una partita di scacchi.
Come coi soldatini, si schierano e si muovono gli eserciti; così negli scacchi, ogni singolo pezzo muove ed ha caratteristiche diverse dagli altri. Una volta che si ha un piano di gioco, delle pedine, ed un regolamento, non resta che iniziare la sfida e divertirsi!
Una delle tre parti della manifestazione, infatti, verte sui cosiddetti “tavoli dimostrativi”. In questi, ad Hellana erano una decina, un giocatore già esperto presenta uno “scenario”, cioè una rappresentazione in miniatura di un dato luogo o ambiente teatro di battaglie, storiche o inventate.
Ce n’è per tutti i gusti, dalle guerre puniche alla seconda guerra mondiale; dalla guerra civile americana a quelle risorgimentale, passando per le operazioni peacekeeping in Somalia e per scenari fantasy, di pura invenzione, o medievali.
Che si voglia guidare una schiera di cavalieri alla carica nella battaglia di Marengo, o un gruppo di commandos in Normandia nel 1944, si ha l’imbarazzo della scelta. Ogni “scenario” ha caratteristiche diverse. Esistono molti tipi di regolamenti: alcuni molto rapidi e giocabili da neofiti; altri estremamente realistici e per questo assai complessi.
A volte si incrociano rappresentazioni minuziose di case, colline, strade, fiumi e quant’altro; altre volte lo scenario appare più “improvvisato”, ma non per questo il giocarci può essere meno divertente. Nella Naturalmente, chi nutre questa passione cerca sempre nuovi oggetti da collezionare, in primis soldatini, e poi tutto il resto: dalle case agli alberi, dai cannoni alle navi; fino ai castelli e ai draghi alati.
Per questo motivo, un’altra offerta della manifestazione sono stati gli espositori commerciali e il cosiddetto “bring & buy”, dove poter comprare tutto quello che serve per coltivare questo hobby. Oltre ai pezzi veri e propri, si possono comprare i colori per le proprie miniature; per molti tra gli appassionati, un soldatino non è un soldatino che si rispetti, se non è colorato come si deve. E capita di rimanere ammirati, di fronte certe livree o uniformi.
Oltre a ciò, erano in vendita manuali di modellismo, regolamenti di gioco, libri di ricostruzione storica militare e tutto quanto può servire al giocatore o al collezionista.
L’ultima offerta, poi, sono i tornei. Quest’anno ne sono stati organizzati due. Il primo, storico, in tutti i sensi, essendo alla quinta edizione, di DBA. Una vera e propria partita di scacchi con schiere di soldatini l’un contro l’altra armate. Quasi una ventina di giocatori, in questa prova che fa parte anche del campionato italiano del gioco in questione.
L’altro, una novità, è stato Wings of War: gioco di biplani e triplani ambientato, come facile intuire, durante la Grande Guerra. Otto coppie si sono contese il titolo, in questo torneo, come quello di DBA, a girone svizzero. Il tutto terminato con le premiazioni di rito.

Non resta che darci appuntamento al prossimo anno e augurarvi Buon Divertimento!