L’Assalto a Monte Acuto e al Poggio Alto del 15-16 Settembre 1944


La 6/a Divisione corazzata Sudafricana all’attacco degli avamposti della linea Gotica a Nord-est di Pistoia difesi dalla 362/a Divisione di  fanteria Tedesca. Nello specifico si fronteggiarono da un lato elementi del 956°Reggimento Germanico e dall’altro i Sudafricani con gli Indiani del 4th/13Frontier force rifles. Regolamento Rapid Fire, scala 1/72.

 

     Prefazione e retroscena storico –militare.

E’stato sicuramente lo  scontro  più significativo combattuto sul nostro Appennino che ha visto contrapposti il 956°Reggimento della 362/a Divisione di fanteria Tedesca da un lato ed Piantina-della-zona_5n0han0nelementi della 6/a Divisione Corazzata Sudafricana ( precisamente 2 unità dell’ Undicesima  Brigata Corazzata) dall’altro.Le unità in questione erano gli Imperial light horse  Kimberley’s (Sudafricani)  e il 4th/13 Frontier Force Rifles(Indiani)rispettando così il frequente interscambio di forze in uso nelle truppe del Commonwealth.

Il Generale Heinz Greiner,comandante della 362/a Tedesca ha un solo reggimento degno di questo nome e nei punti cardine,Pozzo del Bagno è uno di questi ,ci manda solo i migliori.Quelli del 956°sono i sopravvissuti  della battaglia di Cisterna,avvenuta sulla strada per Roma ,dove la sua Divisione perse due Reggimenti  in una volta sola(il 954°e il 955°).Targa-commemorativa-dei-combattimenti_971vogw8.I due nuovi ricevuti dopo quella catastrofe (1059° e 1060°)sono composti da Tedeschi reduci dal fronte Russo  e da  Russi Caucasici arruolati negli <ost-battalion>,quindi meno affidabili e combattivi.Il suo avversario Sudafricano,Generale Everett Poole manda avanti contro di loro i “Kimberley’s”,combattenti duri ed esperti.A Est di Pozzo del Bagno ,un po’ defilato rispetto agli altri rilievi,si erge il monte Poggio Alto,dalla cui quota 995 si domina tutta l’area sovrastante la valle dell’Agna,con Montale e le sue frazioni che si trovano sotto il tiro dell’artiglieria Tedesca posizionata nel fondovalle della Limentra Orientale.
bren-carrier-salta-sulle-mineLa conquista delle posizioni di Monte Acuto e  Poggio Alto toccherà alle truppe Indiane incorporate nella Divisione.Il giorno 11 settembre i Kimberley’s prendono posizione sulla linea di partenza Santomato-Montale-Fornacelle e poi iniziano ad avanzare gradualmente con gli Indiani del <Frontier Force Regiment>sul fianco destro.L’idea di Poole e del suo staff operativo e’ quella di avanzare sopra montale cercando di impossessarsi del crinale della Felciana ,quello che separa le due valli ,Bure ed Agna.Sul suo dorso passano le uniche strade esistenti all’epoca,due mulattiere che si riuniscono in prossimità del monte Stietta,in una sola via che sale a quota 1045 di Pozzo del Bagno.Il giorno 16 settembre(dopo aver preso il giorno prima Monte Acuto) ,alle ore 2,30 del pomeriggio,i Punjab del 4th/13th FFR  iniziarono il movimento per l’avvicinamento a Poggio Alto.Mentre si arrampicavano sul poggio,ad ogni sbalzo,frettolosamente scavavano le buche per ripararsi dalla reazione nemica,resistendo così a ben quattro contrassalti.Giunti finalmente a distanza ravvicinata,lanciarono le bombe a mano e sfruttando il loro effetto proseguirono di slancio alla baionetta,espugnando le posizioni nemiche e rimanendo padroni dell’altura.
Mentre sul Pozzo del Bagno quota 1045(il monte ha 2 quote 1045 e 1040 molto vicine tra di loro) venne presa dai Sudafricani(18 settembre) al contrario del la 1040 rimasta in mano Tedesca.Il 20 settembre la 362/a si ritirò lasciando piccole pattuglie  della 16/a SS Reichfuhrer in copertura.
Notizie tratte dal libro”Sulla linea del fuoco” di Daniele Amicarella-Mursia Editore e dal sito Itinerari della linea Gotica.

Turni 1-10 del 20-03-2013

La linea di combattimento Indiana dei FFR (Frontier  Force  Rifles) guidata da Alessandro Pardini è partita con il battaglione  classico* di Rapid fire schierato sul centrosinistra per investire sia Poggio Alto che i primi rilievi di Monte Acuto mentre Alessandro Bolognesi ha condotto una unità analoga** ma diversamente strutturata sul fianco destro dell’apparato difensivo Germanico (della consistenza  grossomodo di un battaglione di fanteria), il tutto supportati da  una batteria di artiglieria e da un carro Sherman (impiego assai limitato vista la zona operativa). La prima serata ha visto la perdita di un Bren carrier incappato su un campo minato e di circa una compagnia di fanteria Indiana persa sotto i colpi di mortaio e dei tiratori scelti Tedeschi. Questi ultimi devono registrare la perdita di circa una mezza compagnia di fanteria. Alla fine della prima contesa il Comandante Tedesco (Ivan Giusti e Claudio Roscilde)  si sono dichiarati soddisfatti dell’esito dei primi scontri, d’altro canto gli alleati si dichiarano sicuri di scardinare, superati  i  primi contrafforti appenninici, le linee difensive della 362/a divisione della Wehrmacht.

 

Turni 11-16 del 27-03-2013

Questa seconda fase della battaglia ha visto continuare la spinta Indiana su entrambe le direttrici Monte Acuto-Poggio Alto, privilegiando al momento principalmente  la  prima investita da gran parte  della forza di combattimento FFR. Al  momento  una delle due quote di Monte Acuto è caduta in fanteria-tedesca-sul-monte-acutomani  Punjab con le residue forze Tedesche presenti in ritirata mentre sul Poggio Alto l’attacco è bloccato, respinto da una decisa resistenza dei Granatieri Tedeschi, grazie sia al largo impiego di mortai ed mg sia alle estreme difficoltà di avanzata dovuta all’asprezza del territorio. Pesantissime le perdite FFR (equivalenti ad oltre tre compagnie di fanteria contro circa una Tedesca) che hanno portato il primo battaglione ad un test di morale(superato). Credo che difficilmente gli Indiani riusciranno a conquistare entrambi i rilievi, vedremo se il Comando Alleato del Pardini riuscirà a prendere adeguate contromisure per mettere in difficoltà i Granatieri di Ivan.Il problema Alleato è principalmente derivato dal fatto di poter contare solo marginalmente sull’aiuto  della componente corazzata e quindi nella forzata necessità  di prendere rischi nell’avanzare sotto il tiro delle armi Tedesche ma anche  dalla presenza di campi minati e di ostacoli quali reticolati che concorrono nel rallentare l’azione di attacco.Per loro sostanzialmente l’aiuto principale ,una volta evidenziatisi i centri di fuoco nemici,è dato dall’artiglieria che per ovvie ragioni non sempre è celere e precisa nell’intervento.

Turni  17-18 del 03-04-2013

Battaglia decisa velocemente in favore dei Tedeschi visto che l’unità Indiana già pesantemente falcidiata dalle perdite non ha superato i test di morale ed è stata quindi costretta al ritiro. Questo se da un lato ci rende consapevoli delle enormi difficoltà  incontrate dagli attaccanti dall’altro ci pone il problema(risolvibile*) di riadattare  gli organici in campo al fine di creare le condizioni di vittoria come effettivamente avute  dalle controparti storiche.
*Attraverso  una componente più adeguata di artiglieria e di armi di supporto in appoggio alla fanteria.

Giuseppe Maddaloni