Nel mitico Bunkerabbiamo voluto ricreare uno scenario che in qualche modo rappresentasse lo strapotere dellorso Russo nelle fasi finali della guerra. Abbiamo messo in campo, giocando con regolamento Rapid fire, una Brigata Corazzata Sovietica sostenuta da svariate unità minori contro un piccolo ma bellicoso Kampfgruppe Tedesco, giustappunto per simulare nel tridimensionale i ruoli svolti nella realtà dalle controparti storiche. Abbiamo creato 2 squadre: da una parte Ivan (Comando Tedesco) e Claudio dallaltra Alessandro B. (Comando Russo),Tiziano e Alessandro P. ed io a fare da arbitro.
Turni 1-6
I Russi hanno adottato una tattica che ha visto le proprie unità corazzate avvicinarsi alle linee nemiche sfruttando i rilievi e i boschi della zona per poi successivamente dividersi in 2 gruppi per attaccare ambedue i lati della città, evitando cioè di portare i carri a manovrare in spazi ristretti e tenendosi lontani dalle insidie della fanteria nemica. Violenti combattimenti hanno avuto luogo e hanno portato a rilevanti perdite (da parte Tedesca 1 Jagdtiger e 1 Hetzer da parte Sovietica 2 T70 e danni pesanti e leggeri per 5 carri) in termini di corazzati ma anche di fanteria, specialmente quella Russa (con uno squadrone cavalleria Cosacca e quasi 2 compagnie di Tank-
Turni 7-10
Il solo Alessandro P. (Russo) presente ha proseguito l’attacco intrapreso dai compagni precedentemente sulle 2 direttrici laterali trovando però una forte resistenza portata dai carri Tiger II e dalla fanteria annidata in paese (Ivan). In breve 2 T34/85 e uno Stalin sono andati in fiamme, seguiti dall’annientamento dei fanti di Marina ad opera di uno sparuto ma indemoniato plotone Tedesco
Wehrmacht: Dopo lo smarrimento iniziale Alessandro ha ristabilita la situazione attraverso una duplice azione volta da un lato ad immettere fanteria nel paese anche per via centrale e dall’altro con decisi interventi aerei che hanno distrutto la potente compagnia Tigre II. Senza questa i carri Russi hanno ditrutto anche il Pz IV superstite ed ora la via per lo sfondamento,a parte sporadiche sacche di resistenza, sembra aperta anche perchè Alessandro ha portato diverse unità di fanteria in città pronte a cooperare con le residue forze corazzate per il consolidamento e l’ampliamento delle posizioni conquistate. Vedremo lo sviluppo a breve, con il ritorno del Comandante Russo sarà interessante vedere quali ordini darà alle proprie forze e sono incuriosito dal vedere quale disperata strategia difensiva adotterà il Comando Tedesco.
Turni 11-16
Questa fase della battaglia ha visto comprimere le residue forze Tedesche in una esile striscia periferica della città, ridotte oramai ad un paio di pezzi anticarro, una batteria di Nebelwerfer e a due scarse compagnie di fanteria. L’infiltrazione
cominciata da A.Pardini con forze ridotte è stata ampliata e consolidata con l’arrivo di A.Bolognesi nelle vesti di Comandante. La sua opera è stata di continuare la spinta penetrativa con limmissione di un battaglione della Guardia e di due compagnie di fanteria Siberiana che gradualmente stanno affiancando il falcidiato battaglione di fanteria iniziale. I combattimenti hanno complessivamente fatto registrare la perdita da parte Sovietica di un T34/85, danni pesanti o leggeri ad altri tre mezzi corazzati oltre alla perdita di circa due compagnie di fanteria. Per i Tedeschi da evidenziare luscita di scena della residua fanteria SS, in totale hanno lasciato sul campo lequivalente di tre compagnie di fanteria mista. Complessivamente scontro bilanciato ma con il problema da parte Germanica (Ivan-
Giuseppe Maddaloni